L' antica storia di Bologna raccontata da viaggiatori stranieri

08.04.2021

                               I ricchi non vanno a piedi ma solo in carrozza

                            Il portico  del Pavaglione alla fine  del  XVIII secolo ( Particolare di  stampa di  Pio Panfili )


Recentemente mi sono imbattuta in un libro davvero curioso ed intrigante che narra la storia  della città capoluogo emiliano- romagnolo e  delle sue usanze, a volte davvero bizzarre.

Riporto qui un brano interessante, risalente al 1699, scritto da un viaggiatore russo che passò per la città di Bologna in quel secolo: ecco come  la raccontò: 

" Bologna è attraversata da un fiume che chiamano canale, piuttosto grande tanto  che è possibile arrivare fin qui da Venezia e, viceversa, da Bologna andare a Venezia con barche ed altri battelli, non però grandi.

A Bologna ci sono molti  negozi con ogni genere di prodotti in grande abbondanza: ci sono anche molti  ricchi mercanti  e numerosi  artigiani.

Si dice che in questa città ci siano più di 200 tra chiese cattoliche e monasteri, senza contare le loro  cappelle: tutti i monasteri  e le chiese, costruiti  in muratura, sono molto belli. 

Ha sede a Bologna un cardinale inviato  da Roma dal papa come governatore: egli si occupa di  qualsiasi questione sia civile che religiosa.

I bolognesi  sono buona gente e molto cordiale. Nel  vestire seguono la moda di  Roma: i mercanti invece vestono come i mercanti  veneziani.

La lingua che parlano è l' italiano, ma non un italiano bello come  quello di  Firenze.

Le donne bolognesi  son belle e ben fatte: indossano vestiti simili a quelli delle donne di  Roma. 

Tutti i nobili e i ricchi, le loro mogli e figlie  si muovono in carrozze stupende o in calessi trainati da buoni cavalli  e gli equipaggiamenti sono molto eleganti. A piedi  questa categoria  di persone non va, ritenendolo poco  dignitoso. 

Ogni genere alimentare si  trova a Bologna a buon mercato, meno caro  che a Venezia. C'è abbondanza di  frutta di ogni tipo, che è a prezzi buoni. Si trovano anche cipolle che qui sono particolarmente grandi  e costano pochissimo; vengono esportate in molte città italiane. 

A Bologna ci sono numerosi  buoni alberghi: il migliore è l'albergo  'San Marco' dove alloggiai io.

In questa città ci sono sempre molti forestieri: sudditi dell' Impero, francesi, inglesi, spagnoli, olandesi, torinesi, genovesi e altri ancora.

Ogni casa di nobili ha giardini piuttosto  grandi  e belli, con molte piante da frutto di ogni genere, tanti  fiori  e cespugli e tanti  cipressi. Di fontane non ne ho  viste, nè brutte nè belle.

In città ci  sono accademie e scuole assai buone nei conventi  dei  gesuiti; gli studenti  vi imparano le scienze elevate, la filosofia e la teologia. 

In un grande edificio si  stampano i libri  più diversi, in latino e in italiano, su  argomenti  riguardanti  le scienze elevate; si  stampano con arte sopraffina anche carte geografiche e carte nautiche e si  fanno stampe di  tanti  soggetti.

 A Bologna ci sono molti  cani meravigliosi, noti in tutto il mondo  per la loro  bellezza e la loro  taglia straordinariamente piccola. costano moltissimo:  per un buon cane bisogna pagare 20 e anche 30 ducati  d'oro."

                                                                                                          Anno   1699, Petr  Andreevic  Tolstoj

E'  interessante comprendere alcuni particolari  delle usanze storiche e delle caratteristiche tipiche della città in quell'epoca storica; il fatto che fosse attraversata da canali che la collegavano direttamente con Venezia, la presenza di  tanti  stranieri e viaggiatori, la moda e la mondanità, ma nel  contempo la forte presenza religiosa, la divulgazione culturale scientifica, libraria  e ( curiosa parentesi per una città dell'entroterra ) la preziosa attività di stampa  di  carte nautiche. In ultimo, i rinomatissimi cani di  razza dalla stazza ridottissima e  dal valore economico  esorbitante. 

Un piccolo ma esauriente  spaccato  di  storia, usi, costumi di un territorio, in un' epoca  i pieno transito dal rigore barocco al nuovo impulso illuminista. 

                                                                                                                     Anna Rita Delucca (08/04/2021)

 

Petr Adreevic Tolstoj ( 1645-1729)  fu  un politico  russo, in missione in Italia per volontà dello zar, con l'obiettivo  di  studiarne la difesa marittima e le strategie contro contro  le piraterie  degli ottomani. 

Fu capo della cancelleria Segreta Russa e del Consiglio Supremo Segreto (1726).


                                                                                           

( Il brano  qui sopra riportato in versione integrale è tratto da: G. Roversi Viaggiatori stranieri  a Bologna, edizioni L' Inchiostroblu, 1994, pp. 70, 71 )

                                                                                                                                         A.R.D  (Copyright)


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