Pacini Laurenti Patrizia

                                Il fascino dell'acquerello

Articolo pubblicato  su  Pittart.com   Anno 2013                                         https://quadri.pittart.com/patrizia_pacini_laurenti_acquerello.htm

Fiorentina di nascita, per tutta la vita ha soggiornato in molte parti del pianeta tra cui la Francia, dove ha approfondito la tecnica dell'acquerello e l'America, dove ha iniziato ad amare la pittura statunitense del Novecento.

Attraverso lo studio e l'osservazione delle molteplici correnti artistiche mondiali, Patrizia Pacini Laurenti è riuscita a crearsi un modus operandi del tutto personale, apprezzando in particolare i soggetti legati alle tematiche naturalistiche, scenari paesistici, fiori, frutti non convenzionali, un po' metafisici, un po' surreali, ma a volte legati anche a concetti cosmologici, spaziali ed universali che, grazie all'acquerello, mischiato spesso ad altre tecniche pittoriche, realizza con grande maestria. Mele siderali, chicchi d'uva che paiono particelle d'atomo: la natura viene raffigurata come una sorta di DNA del firmamento. Del resto come non comprendere che il singolo è legato al tutto? Che vita e materia naturali, sono legate a vita e materia universali? D'altronde i suoi 'concetti spaziali', astratti e nel contempo tangibili, non sono altro che il risultato di un gioco di composizione/scomposizione dell'oggetto dipinto, per creare proprio questo trait d'union tra terra e cielo, materia e ant-imateria.
Non mancano comunque nel suo repertorio le tematiche sociali, filosofiche o d'attualità che con grande originalità l'artista crea ogniqualvolta un evento la colpisca emozionalmente.
La coscienza di vivere in un mondo che muta così velocemente da non concederci neppure il tempo di assimilare il senso degli accadimenti è un dato che Patrizia Pacini Laurenti rileva in molte sue opere di questo genere, come pure la constatazione dell'assenza di obiettività nella cronaca degli eventi che spesso si rivela come un'ingombrante componente dell'odierna società.
Si tratta di elementi insiti nell'arte della pittrice toscana la quale, senza dubbio, trae spunto dalla scuola statunitense novecentesca del Precisionismo e dai suoi maggiori esponenti come Edward Hopper o Giorgia O'Keffe, ma anche dall'amore per l'Impressionismo francese e nel contempo per la metafisica di De Chirico.

Non dobbiamo però trascurare la formazione artistica in un luogo tanto significativo come Firenze, la sua città: i grandi maestri del Rinascimento italiano hanno enormemente influito sulla 'poetica' come nel gusto estetico dell'artista.

                                                                                                                                                                          Anna Rita Delucca


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